"Il deserto del Rub' al-Khali"
Il deserto del Rub' al-Khali (Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti)
Foto mie e di Enrica Quaglia- cliccare per ingrandirle ove possibile
Il Rub' al-Khali, in arabo "Il quarto vuoto" ("quarto" inteso come "quarta parte"),ricopre la parte più meridionale della Penisola araba.
La mappa appare per cortesia di Daniel Feher http://www.freeworldmaps.net/
The map is a curtesy of Daniel Feher http://www.freeworldmaps.net/
Ancora ampiamente inesplorato e praticamente disabitato, il deserto è lungo circa 1.000 km e largo circa 500, con un'area totale di oltre 650.000 km².
A seguito dell'inospitalità del clima, persino i Beduini ne sfiorano solo le zone marginali. Comunque nelle zone vicine alle oasi che lo contornano esistono oltre che
i campi petroliferi, anche resort di lusso, che permettono in tutta di sicurezza di visitare il luogo.
Curiosamente nominato dallo scrittore americano di horror e fantascienza Howard Phillips Lovecraft (1890-1937), che ovviamente non vi era mai stato,
nel racconto "Storia del Necronomicon"; il Necronomicon sarebbe un libro maledetto che lo scrittore citava nei suoi racconti in maniera tanto realistica
che in molti credono alla sua esitenza reale, anzi in molti affermano di averlo ritrovato,
(se non addirittura di averlo riscritto), Lovecraft affermava che l'autore del terribile grimorio sarebbe stato un poeta arabo di nome Abdul Alhazred
che lo scrisse dopo aver trascorso dieci anni in completa solitudine nel deserto di cui parliamo, circondato da spiriti malvagi.
Lovecraft afferma che Abdul Alhazred nel suo Necronomicon riporta il famigerato "Distico Inesplicabile":
« Non è morto ciò che in eterno può attendere,
e con il passare di strani eoni anche la morte può morire »
Ovviamente è tutto prodotto della fantasia dello scrittore americano, cosa che gli toccò ripetere spesso ancora in vita a chi credeva all'esistenza del libro.
Foto di Enrica Quaglia- cliccare per ingrandirle ove possibile
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I colori sono tutti reali: il rosso è dovuto a sabbie contenenti ferro, il grigio è il calcare che affiora da sotto la sabbia oppure il sale dei laghi salati. Come
si vede ogni tanto è posibile incontrare della vegetazione, il deserto non è comunque un luogo morto, roditori, antilopi, rettili e insetti lo popolano.
Per confermare che nonostante tutto è possibile visitare il posto senza rischi ecco una foto del resort Qasr Al Sarab by Anantara, hotel di lusso, in territorio dell'emirato di Abu Dhabi,
vicino al confine con l'Arabia saudita, e di Marina la guida che a bordo di un fuoristrada di ultima generazione ci ha portato a visitare le dune del Rub' al-Khali
in piena sicurezza con estrema professionalità
Nel 2024 siamo ritornati in quel deserto, con una sorpresa, essendoci state forti ed inusuali pioggie in tutta l'area del Emirati Arabi Uniti, il deserto era
chiazzato di cespugli di erba, destinata a seccare nel corso della stagione.
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