Problemi di Traffico

Faccio riferimento all'articolo "San Pier d'Arena: attenti alle rotonde", pubblicato sul numero di Novembre del Gazzettino Sampierdarenese.
Premetto che non è mia intenzione polemizzare su quanto esposto da Dino Frambati ma semplicemente fare alcune riflessioni personali,
che ritengo opportune, forse per sviluppare una discussione pacata e serena.
Il primo problema sollevato è quello della doppia rotonda all'uscita di Via di Francia verso ponente: viaggiando in autobus 2 volte
al giorno, da più di trent'anni sento di poter affermare di non aver notato differenze sostanziali ma soltanto un leggero rallentamento.
Preciso che i miei viaggi in autobus, soprattutto quello del ritorno, si svolgono durante le cosiddette ore di punta.
Bisogna comunque tenere presente che l'uscita della sopraelevata, o meglio, i guidatori delle auto, non tengono in nessuna considerazione
i segnali di stop, tantomeno le precedenze.
Il secondo punto è quello della rotonda di P.za V. Veneto: ammetto che il capolinea del n° 20 non si trova in una posizione molto felice,
c'era un altra alternativa? Ma la rotonda non mi sembra che si possa definire un incubo.
Indubbiamente la possono definire tale gli automobilisti che per una volta tanto si vedono "costretti" ad essere disciplinati
e a seguire le regole (cose che a noi italiani evidentemente non piacciono molto).
Spendiamo, invece, due parole sugli scooteristi: continuano a fare ciò che vogliono, passano sulle righe gialle, fanno lo slalom
tra le auto e i bus, insomma seguono un codice della strada del tutto personale e hanno, a mio vedere, un loro punto di vista
sull'educazione.
Un esempio e mi riallaccio al punto due: l'attraversamento pedonale di fronte a P.za Modena era estremamente pericoloso,
in quanto sia auto che moto potevano arrivare, ovviamente a velocità sostenuta, sia dal lato sinistro che da quello destro della strada,
invece disciplinando il traffico e, quindi, costringendo le auto a rimanere sulla propria corsia, si riesce ad attraversare quel tratto
di strada un po' più serenamente ma si deve sempre tenere presente l'arrivo degli scooteristi che, come dicevo prima,
si sentono autorizzati a fare sulla strada ciò che vogliono.
Come ho detto all'inizio la mia non vuole essere una polemica ma una esposizione dei fatti da un altro punto di vista e un'ultima cosa,
pensiamo anche ai pedoni, spesso anziani, che sembra non abbiano nessuno che li difenda.

Enrica Quaglia



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